«Oltre le dolcezze dell’Harry’s Bar, e le tenerezze di Zanzibar, c’era questa strada… questa strada che vola via, come una farfalla, una nostalgia. Nostalgia al gusto di Curaçao…». Il cantautore astigiano Paolo Conte ha confidato di recente che sarebbe felice di suonare la sua celebre ‘Hemingway’ alla Giudecca, sotto il platano nella terrazza dell’Harry’s Dolci, con vista sul canale e le Zattere, ma per un’unica persona, senza altri spettatori. E quella persona è Arrigo Cipriani, l’uomo che ha scritto un pezzo della storia di Venezia e ha esportato nel mondo il lusso della semplicità e dell’essenzialità che sono le fondamenta (vecchie e nuove) su cui si regge dal 1931 la ‘stanza’ dell’Harry’s Bar in calle Vallaresso, dietro piazza San Marco.
I 90 anni di un’icona del gusto: buon compleanno ad Arrigo Cipriani
